Canzoni (mie) – Disarmonici (dissociati)

(foto di CLAUDIA BÖHM)


Dopo quindici anni sono riuscito a “verbalizzare” un grande dolore in forma canzone. Chi mi conosce sa di che dolore parlo, ma non è necessario sapere con precisione i fatti. Quindici anni fa una ferita che ancora oggi brucia. E adesso una canzone.

 

Se ne sono andati tutti
Tutti se ne sono andati
Solo per strada vagando
Vagando per strada da solo

 

Volto altero familiare
Ma non mi parli è legge
La legge ti impedisce vista
Familiare volto altero

 

Scorro come acqua di scolo
Gocciolando via scompaio
Scompaio in gocce piccole
Scorro come acqua scorro

 

Quindici anni di silenzi
Sguardi sottecchi e silenzi
Silenzi e sguardi sotto
Silenzio da quindici anni

 

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8 Risposte a “Canzoni (mie) – Disarmonici (dissociati)”

  1. Anche se non conosco i fatti, e credo non ce ne sia bisogno, percepisco il dolore e “la fatica” che hai fatto per scrivere questo splendido brano.

    Si, alla fine, son tornata! 🙂

    Bacio :*

  2. E’ bellissima davvero, toccante come il becco di quel corvo (solo) che magari ferisce o forse vuole soltanto abbeverarsi succhiando il latte.

    I corvi sono gli animali preferiti da Apollo…

  3. Ah, mi piacciono molto anche i versi della canzone in particolare il gioco :

    Volto altero familiare

    Familiare volto altero

    di spostamento delle parole e dei significati.

  4. si è quasi tutta facca con il ribaltamento delle frasi che cambiano cosi visuale e significato…

    …ma riesci a sentirla con il tuo sitema operativo?

    …buona serata

  5. Belle parole…non so cosa sia successo ma leggendo sono riuscita a percepire il tuo dolore di quei giorni, quel dolore che non è ancora svanito.

    Ci sono cose che non si riescono a dimenticare neanche volendo e bruceranno sempre dentro in qualche modo.

    ciao^^

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