Cinema – Freaks, la verità maledetta

"Gooble-gobble! Gooble-gobble! We accept you! We accept you! One of us! One of us!"

Cantano in coro i freaks alla bella Cleopatra…
Noi ti accettiamo sei una di noi sei una di noi…..
E’ la scena che fa da chiave di volta, da una parte l’anormalità quotidiana dall’ altra parte la normalità dell’orrore.

Siamo nel 1932 e la scena di cui siamo parlando è una di che compongono uno dei film maledetti per antonomasia della storia del cinema.

‘Freacks’ (USA 1932 b/n 64 min sottotitolato) di Tod Browing

Voluto dalla MGM per contrastare il successo crescente del ‘Dracula’ (Usa 1931 b/n 75 min.) girato dallo stesso Browing  per la Universal nel ’31 quello con il fantastico Bela Lugosi il lungometraggio fu  accolto da reazioni e critiche contrastanti,  costato 316.000 dollari, si rivelò un completo disastro al botteghino nonostante i tentativi della MGM di proporlo come:
"uno sguardo pietoso sul mondo dei diversi",  finì col perdere oltre 164.000 dollari. 

Le riprese ebbero luogo dal 15 ottobre al 25 dicembre del 1931, uscito nel ‘32  presentato come film dell’orrore (tanto che ancora oggi lo si trova in VHS e DVD nella collana i Classici dell’ Horror della Mondadori) in realtà il film è uno spaccato di vita aperto sulle diversità. Solamente negli anni ’60 dopo la morte del regista l’opera comincio ad avere estimatori e pubblico fino ad arrivare al giusto riconoscimento di capolavoro attribuitogli a partire dalla metà degli anni ’60.

CORAGGIO DA VENDERE



Girato con dei veri ‘mostri’ come attori, tutti personaggi rinvenuti in veri baracconi di vaudeville, i "freaks", autentiche personalità del circuito all’epoca molto diffuso, furono trovati dal direttore del casting Ben Piazza in tutti gli Stati Uniti. Tanto personaggi che, raccontò in seguito lo stesso regista al Los Angeles Time, si rivelarono spesso ferocemente competitivi e incontrollabili sul set, mettendo a soqquadro lo Studio e gli alberghi di Hollywood in cui erano ospitati e talvolta ribellandosi a morsi.
Per citarne qualcuno ci sono: ‘il mezzo uomo’, ‘l’uomo torso’, down e mongoloidi. nani e uomini bambini…

Il film ha uno svolgimento collettivo e riesce, in soli 64 minuti, a presentare diverse storie: la principale quella del nano Hans che si sposa con la bella trapezista Cleopatra che in realtà in combutta con Hercules ha intenzione di ucciderlo per rubagli i soldi ereditati; parallelamente si svolgono storie minori, quella delle due gemelle siamesi che si sposano con due uomini diversi, (“Verrete a trovarci qualche sera”, “O certo anche voi però” agghiacciante)
quella di Venus che tenera e scontrosa ritrova fiducia nell’ amore del clown che la tiene però un po’ a distanza perché…
 “Avresti dovuto conoscermi prima dell’ operazione..”
quale non si sa??  Ma si intuisce..

SESSUALITA’ E MORTE



Tutto il film infatti è pervaso da una sessualità morbosa ed estrema.
Una voglia smisurata di passionalità che viene frustrata dagli scontri tra le diversità e che si risolve in una immensa voglia di morte ed atrocità, queste già più possibili nonostante le diversità. Anzi proprio queste amplificano le possibilità di ferire e di commettere atroci quanto  ‘sensati’ delitti.
Si perché quando la banda di freaks assale, nel tremendo finale nel buio in una foresta e sotto una pioggia battente (alla faccia di Blair wich project), la bella Cleopatra riducendola ad una tremenda donna gallina, lo spettatore si schiera con i carnefici.

I diversi che fanno rivalere la propria diversità.

E se oggi non ci sono buoni e cattivi, bianchi e neri, e quindi la vittoria della malvagità può sembrare ‘normale’ per l’epoca era una cosa inammissibile, infatti i freaks alla fine perpetrano un delitto forse peggiore di quello che vanno a vendicare, riducendo una creatura a un fenomeno da baraccone.

Nonostante questo  lo spettatore si schiera, con sensi di colpa reconditi, dalla loro parte.

TAGLI E CENSURE



La leggenda narra che il film venne tagliato dopo la prima preview del gennaio 1932, accolta da svenimenti e scene isteriche: la durata del film venne ridotta di oltre mezz’ora con l’eliminazione delle scene più impressionanti, tra cui quella in cui i "Freaks" si accalcano intorno al Cleopatra (la splendida Olga Baclanova) per vivisezionarla. Vennero anche eliminate le scene in cui viene castrato il suo amante, il "forzuto" Henry Victor, che nel finale ricompariva, obeso ed effeminato, mentre cantava in falsetto. Mentre nella versione definitiva finisce accoltellato.

NOTE BIOGRAFICHE DI UN REGISTA MALEDETTO

Ma chi è in realtà Tod Browing?

Reduce anch’esso da un esperienza simile a quella del nano Hans, innamorato di una circense che segue senza fortuna per l’america rurale durante l’inizio del secolo, finita la carriera nel circo nel 1913, entra quasi per caso a far parte del mondo del cinema,  chiamato come assistente alla regia di ‘Intolerance’ dal grande D.W. Griffith (USA 1916 b/n 210 min il film che provoco il fallimento della ‘Triangle film’). Il suo primo film, ‘Jim Bludso’, risale al 1917. Il successo arriva con ‘The Unholy Three’ nel 1925. Una esauriente filmografia completa la si può trovare nel sito Raisatzoom. Nel 1932 firma quindi ‘Freaks’ il suo capolavoro svelando appieno anche il suo lato scontroso, tutti i membri della troupe, senza distinzione, ricordarono  l’esperienza come massacrante e la figura di Browning come quella di "un maledetto bastardo, ingrato e sarcastico: una persona impossibile sotto ogni punto di vista.”
In rete non si trovano comunque grandi informazioni riguardo al regista, abbiamo trovato una buona scheda di Michael Ferguson su Psycotronic, ma purtroppo è completamente in Inglese (e per chi come il sottoscritto è un po’ imbranato con l’utilizzo della lingua di Albione..beh!!) Cosi come la sceneggiatura integrale ritrovata nel sito Paradiselost, che comunque un occhio lo merita ugualmente.

ALTRE VISIONI



Nel corso della storia del cinema ci sono state altre pellicole che in un modo o nell’altro hanno toccato il tema della diversità.. Si va dalla neurofibromatosi multipla di John Merrick, DI  The Elephant Man (UK 1980 b/n 125 min) celebre film di David Lynch, alla ipertrofia delle ossa facciali in Mask  di Peter Bogdanovich (quello di ‘Paper moon’ e ‘Rumori fuori scena’), tratto dalla storia vera di un ragazzo vissuto in America dal 1964 al 1984. Ma il primo film che tocco l’argomento fu senza ombra di dubbio ‘Il gobbo di notredame’  di Wallace Worsley (USA 1923 b/n 86 min)…Quasimodo è fuori d’ogni dubbio il primo freaks che ha calcato le scene cinematografiche.
La butto li, la diversità non esplicitamente fisica, ma ideologica e mentale è senz’altro il tema dominante della filmografia di due grandi maestri del cinema moderno Woody Allen e Pedro Almodovar…
Ma come sempre questa è un altra storia…..