Cinema (mio) – La sala d’attesa



“La sala d’attesa”

Italia 2007, 9 minuti e 40 secondi, colore

Soggetto, sceneggiatura, regia e interpreti: Giquattro (Parati, Nichetti, Mandelli)

Presentato alla rassegna di cortometraggi di Artshot.

 

Se Ideologie era il mio primo esperimento con le immagini questo La sala d’attesa è il più recente, ancora per poco. Le due esperienze hanno un legame piuttosto stretto.

 

Il gruppo che ha prodotto il cortometraggio si chiama Giquattro ed esiste da una decina d’anni, ha prodotto diversi corti (Deleteria, Gerani, Ciabatta…) che hanno girato festival e partecipato a concorsi. Il gruppo è formato da alcuni appassionati di cinema della mia città.

Il legame tra Giquattro ed Ideologie è presto spiegato. Due quarti del gruppo fondante vide quella mia pretenziosa produzione una notta a casa mia in una sera di discussioni cinematografiche. Dopo quella notte la voglia di provare a formare un gruppo di filmaker vero e la nascita di Giquattro.

Tre anni fa metà del gruppo se ne è andato, uno seguendo la professione di ingegnere e uno è divenuto fotografo sportivo. I rimanenti due quarti del gruppo penso bene di reclutare il sottoscritto, visto che dopotutto avevo sempre collaborato con loro (facendo ad esempio il beta tester per i loro prodotti).

La partenza, il primo progetto, è stato il tentativo di mettere per immagini Compenetrazione, un racconto mio che poi è finito in rete. Un progetto naufragato a metà.

Poi è nato questo La sala d’attesa.

Attualmente è in fase di produzione il nuovo cortometraggio, titolo provvisorio Cavron, di cui proprio ieri abbiamo terminato le riprese, e di cui ho pubblicato una foto del backstage e di cui proprio oggi parla un quotidiano locale, ma qui non fa testo l’articolo l’ho scritto io (eheh).

 

cavronLa stampa locale parla del nuovo corto dei Giquatto

Una nota sulla musica. Il riff ripetuto che poi sfocia in canzone dando il senso di noia nella prima parte del corto è quello di “The Holy hour” primo pezzo di Faith dei cure. Disco a cui sono particolarmente legato, visto che un personaggio di un mio racconto ha preso il nome di Faith. Personaggio che poi è stato sviluppato per il gia citato Compenetrazione…. Insomma tutto si collega….