Musica – Diana Est, la meteora dark di Tenax

La vecchiaia è solo una malattia. Questa è la canzone della vita eccessiva. Tenace, tenace”.

Detta così è una cazzata. Ma se la traduciamo in questo modo:

sed modo senectus morbus est carmen vitae immoderatae hic est tènax tenàx”,

eh beh allora il mito è servito. Leggendo il ritornello in latino di questa canzone più di un quarantenne avrà avuto un brivido e avrà capito che stiamo per parlare della più incredibile e fulgida meteora della musica italiana anni ’80: Diana Est.

 

tra pvc e antica Roma
Diana Est ai tempi di tenax

Tre 45 giri per un totale di 6 canzoni in due anni, questo nonostante la Dischi Ricordi l’avesse messa sotto contratto per 5 anni sperando evidentemente in qualche 33 giri. Un successo immediato, per quanto effimero, e poi 30 anni di oblio. Mai interrotto dalle classiche e tristissime ospitate ai programmi revival come Meteore, dai tentativi di tornare, dai concerti da sagra della porchetta. Un solo sprazzo in trent’anni, casuale, un intervista un po’ rubata un po’ concessa a Radio Popolare il 24 gennaio del 2004 in cui la cantante spiegò il perché della sua scomparsa del panorama musicale italiano spendendo parole durissime sull’ambiente discografico che l’aveva abbondantemente disgustata.

 

Si perché da 30 anni Diana Est è tornata ad essere “solamente” Cristina Barbieri, unico collegamento con il mondo musicale quello di essere la nipote di Mario Lavezzi. Una milanese, classe 1963, per cui oggi cinquantenne, con un matrimonio e due figli e una stimata professione di antiquaria.

 

Ma che storia musicale ha Cristina Barbieri nei panni di Diana Est? Un esordio appena diciasettenne come corista nello storico programma Rai condotto da Carlo Massarini Mister Fantasy dove viene notata da un giovane Enrico Ruggeri che ha da poco terminato la carriera con i Decibel e sta per avviare la sua fortunata solista. Di Ruggeri tutto si può dire meno che non annusasse le mode epocali prima che esplodessero. Aveva intitolato Punk il primo disco della sua band, resa nota da un concerto situazionista che non si svolse mai nel 1976, prima ancora dell’esplosione inglese del no future.

 

Negli anni ’80 iniziava ad arrivare anche in Italia qualche scheggia di new wave. E da lì Ruggeri lavorò per inventare un personaggio che toccasse la fantasia dark erotica dei giovani di allora. Cosa di meglio che una ragazza molto magra, quasi androgina, ma lo stesso molto sensuale. Un caschetto stile Lulu, un abbigliamento tra il kitsch e l’antica Roma, con queste tonache Peplum rosa, e tocchi futuristici con orecchini e accessori in pvc. Il tutto condito da un nome che richiamasse l’esocità classica. Diana, come la dea della caccia, e Est, dal verbo latino essere.

 

tenax tena-tenax
La copertina del primo 45 giri

Ma il personaggio è tanto ma se manca la musica è nulla. E allora ecco nel 1982 il primo dei 3 singoli che compongono la discografia esigua di Diana Est. Tenax/Notte senza pietà è una fiondata per le radio asfittiche di ritornelli sanremesi degli anni ’80 italiani. Quel geniale ritornello in latino che sembra citare Seneca e Terenzio ma che e un testo tutto improntato all’estetica della notte maledetta. Basti dire che la leggenda vuole che la storica discoteca Tenax di Firenze si chiami così proprio in omaggio a quel brano, anche se c’è chi dice che in realtà citi una marca di brillantina; ma anche una frase culto del testo: forse è già mattino e non lo so, scritta a caratteri cubitali sui muri della discoteca simbolo della movida rivierasca italiana, il Cocoricò. Arrangiamenti new wave che da noi erano una novità assoluta, una voce sensuale e un lato B del tutto all’altezza del singolo ancora incentrato sull’estetica notturna, “una notte plastic, con un’anima chic, non mi nasconderò”.

 

un ciuffo estetico
La copertina del secondo 45 giri

La partecipazione ai carrozzoni musicali dell’epoca la rende subito un’icona: Premiatissima, Festivalbar (dove si piazza seconda nel 1983 dietro a un’altra icona wave: Scialpi), Azzurro. Il secondo singolo, del 1983, conferma la buona vena e la caratura wave. Dietro c’è sempre Ruggeri. Le Louvre/Marmo di Città sono due canzoni che sembrano preannunciare il lancio di un 33 giri. Ha un contratto di 5 anni con la Ricordi. Il lato A è un geniale dialogo con le statue dei musei che prendono vita, il lato B è ancora più dark.

 

Ma nel frattempo Ruggeri parte con la sua carriera solista, non prima di regalare ai Canton un altro brano cult delle notti italiane wave, Sonnambulismo, e arrivano tali Oscar Avogadro per il testo e Gian Piero Ameli per la musica, per il terzo 45 giri del 1984. Diamanti/Pekino segnano una svolta netta. Atmosfere più solari, il lato a anticipa le sonorita tangate tanto di moda con le varie Chiara e Annalisa oggi. Il lato B addirittura anticipa le sonorità del pop giapponese degli anni ’90 con tanto di ritornello nella lingua del sol levante. Lei si fa più sensuale, un estetica quasi da donna di strada. Stavolta è davvero troppo avanti. Il singolo vende nulla e lei scompare. Rimane un pezzo da collezionismo la prima tiratura che aveva un diamante di plastica a fare da puntino sulla I di diamanti in copertina.

 

Il cambio di look del terzo 45 giri

La discografia si completa di un paio di 12 pollici remix per discoteche di allora, con remix firmati da Tony Carrasco con finti scratching fatti con la voce che ripete scra-scra-scratching. Articoli dell’epoca parlando di un terzo 12 pollici mix di Pekino tutto cantato in giapponese, ma non se ne ha traccia. Da qui scompare. La Ricordi non insiste per i rimanenti 3 anni di contratto al termine del quale decide di non rinnovare e di sparire del tutto.

 

Tenax nel frattempo è stata reincisa prima da Ivan Cattaneo, per cui Diana aveva fatto la corista negli anni ’70, nel 2010 per un disco di cover anni ’80 e poi da Ruggeri nel 2012 per il cd il cui recupera i brani che ha scritto per altri. Ma già nel 1983 il brano era stato inciso dagli Elecrta con il titolo Are You Automatic? Per il mercato inglese. Nel 2004 il remix da discoteca di Le Louvre di Prezioso fece ballare per una stagione.

 

Il singolo Tenax ha venduto 100 mila copie, un enormità anche allora.