Musica (e cinema) – 30 anni fa moriva John Belushi

Il 5 marzo del 1982 a Los Angeles, in un lurido albergo, finiva la corsa veoloce di uno dei miti degli anni ’80: John Belushi. Sono passati trent’anni ed il suo peso iconografico è diventato enorme. Otto film, tre anni di tv e due dischi. Pochissimo. Eppure rimane un mito irraggiugibile. Quando scoccò il quarto di secolo senza scrissi per il precedente blog un articolo. Quello che rivisto e corretto ripropongo oggi

I fratelli blues, una delle icole del cinema moderno

PARADOSSI

C’era uno sketch del Saturday Night Live in cui si vedeva un intristito ed ironico John Belushi aggirarsi in un fantomatico cimitero tra le tombe di tutti i suoi compagni di avventura in quello storico ed irripetibile programma.
“Questo era Dan Aykroyd, vittima dei suoi stesi vizi…”, e via tra le tombe di Chevy Cheese, Steve Martin, John Candy  e tutti quei pazzi personaggi che hanno dato vita all’incredibile filone cinematografico del demenziale all’ Americana.

Per ironia della sorte fu proprio lui il primo a finire sotto die metri di terra, lo fece nel modo più triste e squallido possibile, solo in una camera di uno negletto albergo nel marzo del 1982, aveva 33 anni, come un nocello Cristo. Un pugno di film, di cui almeno due super cult, una band di Blues e un mito, in poche parole questo era John Belushi.

Nato a Chicago nell’ Illinois nel 1949 da una famiglia di origini Albanesi inizio giovanissimo la sua avventura di attore avviando la UNIVERSAL LIFE CHURCH COFFEE HOUSE. A metà degli anni settanta approdò al Saturday Night Live, il mitico programma del sabato notte americano un mix di musica blues e comicità sconsiderata.

CINEMA

In 1941 allarme a Hollywood

 

Nel 1978 fece il suo esordio nel mondo del cinema con lo storico National Lampoons (USA col 109 min.) meglio noto come Animal House . La firma è gia quella di John Landis . Sgangherato e assurdo il film narra di un gruppo di studenti universitari nel 1962. Inaspettatamente il film diviene un cult, grazie sopratutto alla presenza diabolica e sulfurea di John Belushi (una curiosità tra gli interpreti c’era un giovanissimo KevinBacoon ). La mitica scena della bottiglia di Jack Daniel’s scolata di un fiato, “Ahhh adesso va meglio…”, entra di diritto nelle scene cult di tutto il cinema a stelle e strisce, ma purtroppo non è molto lontana dalla verità. Gia allora Belushi conduceva una vita dissoluta dedito alla più sfrenata sconsideratezza.

Nel giro di quattro anni intensi e folli giungerà al capolinea. Sempre nel 1978 si fa dirigere da Joan Tewkesbury nel diseguale Il compagno di scuola , film che lascia il tempo che trova ma contribuisce a rinfocolare il caso Belusci Anche la particina del cowboy messicano in Verso il Sud, seconda regia di Jack Nicholson, è degna di nota.

Nel 1979 è diretto nientemeno che da Steven Spielberg. Il film è il folle 1941 Allarme a Hollywood. Proprio sul set di questo film avverrà l’incontro cinematografico con Dan Aykroyd. Il film è ambientato pochi giorni dopo l’attacco di Pearl Harbor. In California la psicosi dell’invasione dei Jap provoca divertentissimi casini. L’aviatore folle Belushi fa scompisciare dalle risate. Ma è nel 1980 che avviene la svolta che incornicerà per sempre Belushi nell’immaginario eroico a fianco dei grandi miti e dannati…

UNA MACCHINA DA SOUL

Jake ed Elwood

Ma bisogna fare un passo indietro, nel 1977. Alla fine degli anni settanta il blues ed il soul stavano rischiano di scomparire schiacciati dalle prime orde di elettronica e sopratutto dalla disco dance. Belushi da sempre appassionato di rytm&blues conosce casualmente sul set di un programma di ragazzi uno strampalato signore che ama suonare l’armonica ed ha un vocione baritonale, e anche lui ama il blues questo signore è naturalmente Dan Aykroyd. I due pensano: “perché non suonare assieme?”

Si re inventano fratelli si ribattezzano Jake ed Elwood Blues, si ispirano per i vestiti ai M.I.B (man in black). Ma il colpo di genio fu formare la band.
Il primo ad arrivare fu Tom Malone, trombettista del S.N.L. Questi propose ai due: “dovreste prendere Steve Cropper e Duck Dunn, non avete mai sentito le canzoni prodotte dalla Stax ? Quei tipi sono ancora in giro e suonano ancora…”.

Inaspettatamente i due talenti accettarono, a ruota giunsero Matt Guitar Murphy gia chitarrista di Chuck Berry, subito dopo  Lou Blue Lou Marini saxofonista di Frank Zappa, Alan Mr. Fabulous Rubbin che era stato nella big band di Frank Sinatra. Questo strano miscuglio di musicisti contribuì a creare quel sound particolarissimo che da sempre contraddistingue i BB. Il blues elettrico di Chicago assieme al blues rurale di Memphis, il soul di Otis Redding assieme al rytm&blues di Aretha Franklin ma anche il rock’n’rool anni ’50 e il robusto chitarrismo degli anni ’70.

Il primo LP Brifcase Full Of Blues vendette tre milioni e mezzo di copie e infiammò l’america con il ritorno della musica nera… cantata da due bianchi. Hollywood volle quindi a tutti i costi una sceneggiatura basata sulla storia della band, ritornò per l’occasione John Landis che scrisse una sceneggiatura ad hoc assieme a Dan Aykroyd…. nacque così il film più cult che sia mai stato girato

The Blues Brothers    (USA 1980 col 130 min.)

La locandina del film

A fianco della band venne schierata una vera e propria hall of fame del blues:
James Brown , Cab Calloway , Ray Charles , Aretha Franklin , John Lee Hooker sono solo alcuni dei grandi personaggi che appaiano nel corso del film.
La pellicola è tutto un susseguirsi di inseguimenti e brani blues.
I due in missione per conto di Dio devono salvare l’orfanotrofio dove da piccoli sono stati allevati. Naturalmente ci riusciranno.

ULTIMI FUOCHI

I vicini di casa, l'ultimo film

Nel 1981 Belushi gira gli ultimi due film della sua carriera cinematografica, Chiamami aquila di Michael Apted. Qui Belusci sembra interpretare quasi se stesso, è infatti un famoso giornalista d’assalto, tabagista accanito, forte bevitore e dissoluto con le donne.  Viene spedito a ossigenarsi e a fare un servizio su una balda ornitologa che fa uno studio sulle aquile calve tra le Montagne Rocciose e naturalmente ne combina di tutti i colori e si innamora.

La carriera cinematografica di Belusci si conclude con lo stralunato I vicini di casa di John G. Avildsen. Tratto da un romanzo di Thomas Berger  narra del processo di trasformazione di una coppia borghese della middle class americana la cui vita viene stravolta dall’arrivo di una coppia di vicini alquanto stralunata.
Per assurdo il borghese inizialmente è Belushi.

Il mito dei Blues Brothers è stato omaggiato nel 1998 dal film Blues Brothers – Il mito continua girato dallo stesso John Landis con un ingrassato ma informissima Dan Aykroyd. Criticatissimo il film è un giusto omaggio allo scomparso Belusci… La band è ancora in giro….

DISCOGRAFIA DEI BLUES BROTHERS

  • 1978     Briefcase Full of Blues     Atlantic
  • 1980     Made in America [live]     Atlantic
  • 1980     Blues Brothers [OST]     Atlantic
  • 1992     Red, White & Blues     Turnstyle
  • 1993     Blues Brothers [Highlights]     Griffin Music
  • 1995     Montreux Live!     WEA
  • 1997     Blues Brothers & Friends: Live from …     A&M

2 Risposte a “Musica (e cinema) – 30 anni fa moriva John Belushi”

  1. Eheheh. Un mito. E tanto di cappello.

    A Mandè. Ma tutto ‘sto sangue? Non è meglio donarlo all’avis invece di sporcarci il blog? Essù, che son donnina impressionabile. Abbracci.

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