Racconti – Bende


Eccomi davanti alla sua porta. Il suo nome sul campanello: Sara Cavalli, quartiere redinziale di Mantova. Eccomi davanti alla porta di chi non ho mai visto ne sentito. Non conosco la sua voce, ne so come sia il suo viso. Conosco qualche particolare del suo corpo, le mani curate dalle unghie corte, l’ombelico piccolo con un neo di lato, le gambe, la vagina piccola e dal poco pelo. Ma di lei non so nient’altro. Voce, aspetto del viso. Certo è come se la conoscessi da sempre, ma non ho dati visivi e uditivi. E non ne avrò neppure quando me ne andrò da qui…

Sulla maniglia è legata una benda nera. La indosso e suono il campanello.  Sono, e sarò nell’oscurità, finche lei vorrà. Abbiamo deciso di conoscerci così per non spezzare la magia della

Tensione sessuale che c’è tra noi. Troppo vicini geograficamente, troppo legati

Alle vite reali per permettere alla vita in web di sconvolgerci. Ma troppo attratti uno dall’essenza dell’altro per non fare incontrare i nostri corpi.

La porta si apre. Una mano mi afferra dolcemente per la mano. Mi  attira dentro. Sento all’improvviso il calore di un fiato all’orecchio e due parole sussurrate piano: "Non preoccuparti". Saranno le uniche parole che sentirò da Sara. Sussurrate piano che non riesco mica ad afferrare il tono della voce.

Afferro il profumo di questa casa, che è il profumo di Sara. Dio sa quanto l’ho immaginato, Dio sa quanto avevo ragione o quanto avevo sbagliato. E’ come se fosse familiare, come se fosse riuscita a raccontarmi il suo profumo, l’odore della sua pelle, ma mi colpisce in pieno viso.  

Aspiro.

Sono passati pochi secondi dal mio ingresso qui. Sono fermo sulla soglia della sua casa. Adesso la sua mano mi attira. Piano cammino incerto. Ma devo lasciarmi andare, affidarmi completamente a lei se voglio vivere appieno questa esperienza.

Non devo avere paura. Devo farmi interprete dei suoi desideri e lasciarmi guidare da lei.

La pressione attorno cambia, sento tutto ovattato, la luce cala, la poca che filtra dal panno nero sui miei occhi. Un’altra mano sulle spalle, mi spinge lieve su qualcosa di morbido, un  letto.

Mi stendo.

Sento il letto che si abbassa al mio lato, si è seduta anche lei. Per la prima volta da quando sono entrato lascia la mia mano. Qualcosa sul collo, un dito forse, si sento l’unghia che sfrega sulla

Barba di due giorni. Poi una mano intera sul collo, aperta. Non mi spaventa sentirla sulla mia gola. Sono completamente indifeso ora. E poi qualcosa mi sfiora le labbra, umido, il fiato, il respiro. Schiudo leggermente la bocca e sento la sua lingua che mi penetra nella bocca. Non faccio una mossa.

Solo pochi secondi. Poi esce da me; e si alza dal letto. Lo capisco dal materasso che ritorna in posizione solo schiacciato dal mio peso. E sento che se ne va.

Pochi istanti che sembrano secoli. Sono terrorizzato adesso. Sono  solo, bendato, in una casa che conosco, con una donna che non conosco, magari con altri attorno che mi guardano.

Ma è un terrore che dura un attimo.

Sento le sue mani delicate che mi sfilano le scarpe da ginnastica, slacciano il bottone dei jeans, sfilano i pantaloni, le mutande, poi il  maglione, la maglietta.

Sono solo, nudo, solo con una benda, le mie catenine e il braccialetto magnetico per la circolazione.

Poi ancora silenzio. Fruscio di vestiti, credo che si stia spogliando anche lei.

Poi sento che il letto si muove.

Aria, un movimento sul viso, profumo, odore.

Non so cosa stia succedendo… poi sento un peso sul petto. Sara mi è salita a cavalcioni e si è seduta sul petto. Quante volte l’ho sognato questo momento, e continuerò a sognarlo. Perché non avrò immagini in testa.

Aspiro forte, posso sentire distinto in testa il profumo del suo sesso. Dolce, morbido, delicato ma persistente. Mi concentro per imprimerlo in testa.

Lei non si muove. E ferma seduta sul mio petto. Sento il perimetro dei glutei appena sotto lo sterno. La sua figa dovrebbe essere a cinque centimetri dalla mia bocca. Piano tiro su la testa, cerco di capire a quanto spazio sono. Mi avvicino piano, il profumo aumenta.

Con la fronte sbatto contro il suo ventre, morbido, appena accennato.

Caccio fuori la lingua e sento i peli del pube sotto. Scendo con la lingua e la peluria aumenta.

Poi sento il suo sapore, oddio il suo sapore. E’ bagnata, è gia bagnata. Quando la mia lingua trova il clitoride ancora coperto dalle labbra un gemito la scuote e sobbalza sul mio petto.

Le sue mani afferrano adesso le mie e le portano sui fianchi. Un’altra porzione del suo corpo che adesso conosco col tatto.

Tutto si dilata, strizzo i suoi fianchi tra le dita e piano la faccio scivolare verso le mie labbra. Adesso è tutta contro la mia bocca.

Il sapore dei suoi umori mi ha già invaso la bocca. Ancora non ho il coraggio di leccare con voluttà. Girello piano la punta della lingua sul suo sesso.

Mi sorprende. Con le dita mi sfiora le labbra e apre la mia bocca, si spinge ancora più vicino e poi sento un piccolo fiotto caldo che mi entra in bocca.

Sobbalzo sul letto e stringo i suoi fianchi, un gemito all’unisono. No, non è venuta. No, mi sta pisciando in bocca, un filo, un goccio di lei.

Sapeva di questa mia ossessione e ha voluto regalarmela subito.

Ho il cazzo come il marmo.

Si sfila via dalla mia bocca e dal mio petto.

Torno a percepire l’oscurità che avevo dimenticato sentendo il suo sapore. Ma è un’altra volta un attimo. Un attimo che intercorre dallo scendere dal mio petto e prendere in bocca il mio pene.

Sento il calore umido della sua bocca che scende piano.

"Rivoglio il tuo sapore", sussurro. Io parlo, e lei mi vede. Questo era l’accordo. Mi ero ripromesso di stare zitto anche io, ma non so resistere.

E la mia richiesta è premiata. Sento il suo corpo che si sposta e sale su me. E ritorna forte il

Profumo della sua figa. Colpisco in pieno il clitoride gonfio e salgo. Lecco la vagina, arrivo

Alla striscia di pelle che la separa dall’ano e proseguo. Adesso la lingua è lì, sull’ano.

Sento il suo sedere che si protende verso il mio viso. Vuole che le penetri  il culo con la lingua, dio se lo voglio anche io. E voglio anche le sue dita in me.


 
"Fottimi", rantolo.

E un attimo dopo sento un dito umido insalivato che sfiora il mio ano ed entra. Non oppongo resistenza, è bellissimo.

Mi scopa l’ano come se fossi una donna.

Vorrei vedere il suo sedere appiccicato al mio viso, ma riesco solo ad immaginarlo. Ma non mi frega nulla, sto assaporando il suo sapore. E l’ho già stampato in testa, lo ricorderò per sempre.

 
La sua bocca lascia la presa. Sento che sale ancora a cavalcioni su di me.

 Più in basso. Afferra il cazzo, sento le sue mani calde. Se lo punta alla vagina e si lascia andare con violenza. Quasi dolorosa, le palle schiacciate, la vagina calda che mi avvolge.

Rimane ferma seduta su me per qualche istante e poi comincia a muoversi.

 Sento solo il suo copro che va su e giù; l’aria che si muove e il  cazzo che diventa sempre più duro.

"Vengo, Sara, vengo". Non finisco la frase che un fiotto di sperma è in lei.

Dita che mi graffiano il petto, il suo gemito. Gambe che si stringono sul mio cazzo.

Il suo corpo che scivola via rapido. La schiena che si appoggia al mio fianco.

 
"Ti adoro", le sussurro. "Anche io", dio la sua voce.

 Poi le mani che si avvicinano alla benda.

"Voglio farlo guardatoti negli occhi", dice con voce chiara alta….

 

Le dita sciolgono il nodo

24 Risposte a “Racconti – Bende”

  1. Dunque, mi sono appena svegliata da una pennichella che doveva durare 10 minuti ed è durata tre ore. Di corsa a leggere di qua… no tu non puoi farmi questo! hehehheh ora per “calmarmi” dovrò leggere topolino..

    un abbraccio

  2. A parte il fatto che questa donna ha il mio nome preferito,

    il tuo racconto è meraviglioso.

    Carico di erotismo,

    che freme sotto quella benda! 😉

    Un bacio

  3. e brava la nostra santona…ti sei toccata mentre leggevi?? lo sai che il TUO dio ti punirà… O come predicano i tuoi amici estremisti cattolici…potresti diventare cieca masturbandoti…

    ti aspetto al varco..la prossima votla che sputerai sentenze ee cattiveria e perfidia, sentendoti superiore a tutto il resto del mondo.

    Laica

  4. scusate…ovviamente era riferito a benedetta il mio commento.

    p.s.: Un bacio orsacchiotto bdp

    (altro che Topolino ci vuole per calmarsi dopo aver letto questo post!!)

    Laica

  5. @Syn, preferisco i papaeri, sopratutto Paperinik…

    @Lucretia, detto da una come te è un complimentone… grazie

    @Benedetta, chissà… sarà una storia vera? sarà una fantasia? tu che dici?

    @Laica, uuuu andiamo di polemica…

  6. eheheh…che dico?

    all’anonimo che non sono una bigotta e che non mi serve masturbarmi, dato che ho un marito, e che se anche avessi voluto farlo, se fossi stata single, avrei avuto con chi fatlo senza dovermi limitare a leggere da sola..hihihihihihi…

    Em..a te che dico???

    mah….sembra talmente vera!…ma mi sarebbe piaciuto un finale!

    Ora con questo mio commento, verrà montato un post su Em il voglioso e Benedettaj la santarellona curiosa…ahahahah che deficentoi vivono attorno a noi!!!!

    Ciao bella stella…fai il bravo.,..ma non troppo!

  7. ohimmè (tipica espressione salentina) anche qua si polemizza??? ahahah tutto il “blog” è paese vedo…

    cmq em anche a me piace paperino, ma su “topolino” le trovo le sue storie… 😀

  8. L’autoerotismo lo conosco bene…sono stata pre-adolescente anche io…ora non mi serve affatto farlo…te l’ho detto ho altre belle e grandi soddisfazioni…

    sarebbe bello che ti registrassi e ti mostrassi , anzi che’ firmarti con nomiglioli cretini…il tuo IP 151.77.178.235 la dice klunga, so’ chi sei e ti garantisco che il tuo stizzirti, mi fà divertire un casino, forse anche di più di una bella e sana masturbata…pensa te!

  9. attenzione benedetta… elena e laica sono due persone diverse… non sono nomignoli cretini, una si chiama davvero elena, l’altra ha un altro nome.

    ..prendersi un po in giro per differtenti posizioni va bene, va bene anche una dialettica massiccia, però mettere l’Ip di una persona non mi piace tantissimo… onestamente…

  10. l’ip è lo stesso per entrambe…ha lasciato 2 messaggi a distanza di 2 minuti sulla mia tag board che è sotto controllo della polizia postale…ho richiesto subito i dati e risulta l’identico ip..mi spiace Em…ma io era tranquilla … non ho iniziato io con gli insulti pesanti!…vai sul mio blog a leggere poi vedrai…ciao!

  11. ho controllato… mi dispace ma ricorda che io non centro…

    l’ip è lo stesso ma le persone sono due credimi… erano semplicemtne assieme…

  12. a me personalmente, di questa cosa non importa nulla…ho ben altro da fare con una famiglia, un bambino, un lavoro ecc ecc ecc….

    Se Lulù e la sua amica hanno voluto fare una bravata, beh…se la vedranno loro!a me fanno solo ridere…e pena!

  13. E giusto per dimostrare quanto questa persona è matta, ecco a voi tutti i commenti raccolti nel mio blog fatti di suo pugno….

    ——

    15:22, 14 maggio, 2007

    lo sai, cara benedetta, chi e’ destinato all’inferno?

    TU.

    vergognati.

    elena

    —–

    19:00, 14 maggio, 2007

    IPOCRITA!!!!!!!

    piu’ ti leggo e piu’ ne sono certa.

    elena

    —–

    15:27, 14 maggio, 2007

    io ero al frocio gay a p.zza navona…

    molto meglio!!!!!!!

    tu?

    dov’eri?

    all’ipocrit day?

    sei davvero una persona orribile.

    meschina, falsa, vigliacca, spandi odio a tradimento.

    —-

    17:38, 15 maggio, 2007

    cara benedetta, se continuo ad insistere sulla tua ipocrisia ci sara’ evidentemente un motivo.

    peccato che io non possa parlare perche’ metterei di mezzo una persona a me molto cara.

    e non lo merita.

    sei l’esempio palese del predicare bene e razzolare male.

    malissimo.

    dietro di te si nasconde una persona spregevole…

    sara’ forse il demonio?

    la cosa che mi disturba maggiormente e’ il modo angelico che hai di mostrarti qui contrapposto al tuo vero essere altrove da qui.

    io al tuo posto non farei tanto la santarellina …

    Elena

    ———–

    17:39, 15 maggio, 2007

    … dimenticavo: io non schiatto per queste cose, mi schifo solo!!!!!

    ——

    poi si passa alla versione nuova

    15:47, 30 maggio, 2007

    cara benedetta, leggo il tuo blog e lo trovo di una dolcezza immane.

    sto attraversando un periodo non molto bello della mia vita e leggere le tue parole mi riempie il cuore di gioia.

    mi capita di guardarmi attorno e vedere solo gente pronta a tutto pur di far del male, pur di accaparrare soldi.

    mi sento sola.

    vorrei aiuto.

    vorrei essere serena come vedo lo sei tu qui.

    ti abbraccio e spero di continuare a farcela. ancora.

    linda

    ——-

    laica:.

    sei la mia baldraccona preferita.

    ——-

    elena:.

    ciao troiona, l’hai data ieri?

    —–

    Grazie per la tua risposta, un abbraccio

    Linda

    ——

    ora ….fate voi!

  14. buaaaaaha!

    ho il dito medio infilato dritto nella figa , sto’ leggendo e mi sto’ menando, e, godooooooooo!

    dai belle troie, ammazzatevi e strappatevi i capelli, mi eccitate, mi cola la bava, le zinne sono dure e la mia terza soda e tonda si lascia leccare dalla mia lunga lingua, ahh si si si si si , ancora dai dai dai godooooo chi mi infila il cazzo duro?

    fatemi godere maiale, e tu che leggi , toccati, menati, forte, di più e sborra!

  15. volano gli stracci…

    ma perchè quando si hanno idee diametralmente opposte bisogna passare ai mezzucci? alle minacce? a cercare di spaventare la gente con il so chi sei? ma anche a insultare a lanciare frecciate e battute pesanti?

    ma chi vi obbligava a incrociarvi?

    La rete è enorme e si finisce per divertirsi a pestarsi i piedi…

    Perchè si rifiuta di parlare di cercare di spiegarsi? O almeno di capire perchè? Em non capisce queste cose…

    Dialettica cazzo… Basilare in qualsiasi società basata sul ragionamento sennò facciamo a chi è il più forte e non se ne parla più…

    Ma perchè si è voluto per forza chiedermi di schierarmi? O con me o con loro? Non ha senso e chi mi conosce sa che piuttosto che prendere parte in una contesa così preferisco perdere una persona, a malinquore.

    Benedetta sei sempre ben accetta qui e puoi dire quello che ti pare, come hai sempre fatto…

    Se vuoi andartene ti auguro buona vita… se vuoi tornare ben venga…

    auguri

  16. su richesta e per porre fine a questa spiacevole discussione ho tolto un commento… me ne scuso con gli interessati ma spero sia per il quieto vivere e per porre la parola fina ad una vicenda assurda…

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