Racconti – La sua stanza… e io vomito

69 occhi mi guardano da ogni parete di questa stanza.

Credevo che l’entrata in casa sua sarebbe stato l’ingresso in un oasi invece mi sento come se una folla di deliri e di sconosciuti deliranti mi osservasse dalle pareti di questa stanza.

Ho bevuto, indubbio, ma cazzo non credevo che l’alcol alzasse la soglia della paranoia.

Lei

Lei è dolce, indubbio.. mi ha detto..

“Vieni che ti faccio vedere l’appartamento”,

e io ho pensato che tradotto fosse

“Vieni che ti coccolo e ti faccio riprendere”…

..credo di avere capito male.

Ho dentro di me una musica che fa malessere e resistenza.

Si alzano i miei pensieri dai banchi dell’opposizione e dicono che “No”.. non ci stanno più..

…ondeggia e danza una Larissa deforme nei pensieri della maggioranza, ricordandomi che sono concreto come un masso sulle rive di un fiume in piena… Soggetto all’erosione e alle correnti ma comunque ancora con una forza mia che in qualche modo si manifesta..

..cazzo..

Fa caldo in questo buco di casa, non c’è un cazzo di condizionatore?

Come si può vivere nel 2007 senza condizionatori… io rinuncerei ai frigo ma non al condizionatore..

 

“Stai bene!”.. mi dice lei… o Lei

La sento un po’ acida, anzi decisamente acida.. o così mi sembra.. L’ho sognato dalla prima volta che l’ho vista alla riunione pre film questo momento..

Una notte a casa sua… All’inizio sesso, poi sesso e dolcezza, poi dolcezza e sesso… cazzo adesso mi accontenterei della dolcezza… ma mi pare che Lei giri con giri larghi attorno di me ma non si decida ad avvicinarsi.

 

Forse sono solo le mie paranoie, se non volesse stare con me non mi avrebbe portato ubriaco a casa sua di notte.. gia notte.. che cazzo di ore saranno?

 

Io sono ribaltato mentalmente, di stomaco e sul suo divano..

Lei danza stanca dopo una notte di lavoro..

“Mi faccio una doccia… intanto beviti un caffè che magari ti riprendi un’po’…. poi ti faccio dare un occhio alla casa”…

 

….perché c’è altro da vedere oltre a sto buco???

Penso e annuisco come un bimbo demente che non sa nemmeno mettere in fila due parole decenti..

 

Lei è una strega…

Appare dalla doccia che sembra un angelo caduto da un film di Wim Wenders..

…angelo problematico..

 

..chissà perché banale come sono ma mi gira nella testa una canzone di Ligabue

“…ba-ba-ba bambolina ba-ba-ba barracuda”…

…mi sento in balia come il pirla di un protagonista di quella canzone che cantavo a 15 anni..

bleah… Ligabue, sono davvero ubriaco..

 

“Stai un po’ meglio?”

 

…annuisco..

come cazzo si fa a stare un po’ meglio che qui c’è odore di chiuso e fa un caldo tremendo e poi ho bevuto e lo stomaco sta ber ribaltarsi..

 

“Sei tutto sudato… ma davvero stai meglio?”

 

“…dov’è il bagno..”

mi sembra di urlare ma in realtà sibilo..

 

Tre secondi dopo sto vomitando con la testa in una water che profuma di Lei..

..in un bagno che sembra di stare in Asia… 80% di umidità..

..te credo è reduce di una doccia post lavoro ed è senza finestre..

..

lei NON mi tiene la lesta, che non serve ad un cazzo ma fa piacere..

…urlo conati di vomito tremendi..

..che serata del’cazzo..

sognavo virile di prenderla e di correre via sul sentiero dei sensi in casa sua profumata e fresca..

.,,,qui fa caldo la luce al neon di questo bagno fa molto cesso della stazione…

l’umidità e l’odore del vomito fanno molto drogato..

..vabbeh mi accontento di una scopata alla Trainspotting..

…mi ritrovo a pensarlo per un frame..

e mi torna la nausea..

 

in questa stanza ci sono sempre 69 occhi che mi spiano e adesso ridono..

anche lei ride per sdrammatizzare ma a me fa girare i coglioni..

“Sbronzo come un ragazzino di primo pelo… non l’avrei mai detto da uno come te…”

 

“Neanche io”….

 

Il cellulare suona come un ascia che mi mozza la testa…

Sul display… Larissa..

…drinnnnnn ….. Larissa..

 

Lo guardo e spengo..

“non rispondi? – fa lei – ti staranno cercando sono le 4 del mattino”

…riaccendo il cellulare e ricomincia a suonare…

“Eccomi”…

…. “eccomi un cazzo” si sente dall’altra parte.. “dove sei? Mi fai spaventare”

.. “fuori a camminare fa caldo.. ciao” e li spengo il cellulare..

“Ecco adesso saranno più preoccupati di prima…” ride…

…cazzo ridi…

 

“E’ meglio che te ne vai a casa..”

…come?

cosi..

neanche una carezza un bacio sfrucugliato..

..è già chi mi metterebbe la lingua in bocca adesso?

..neanche una puttana tossica…

…ho la bocca che è una fogna..

 

… “Vada… vado… forse..”

..Mi mette sulla porta, l’aria della notte mi da uno schiaffo…

….mi giro e l’abbraccio patetico..

…non reagisce ma si lascia abbracciare..

non provo ad andare oltre.. solo mi “godo” se si può dire questo momento..

e poi sono gia nella notte per strada…

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