Suona il campanello.
“Siete già qui? E’ morto da pochi minuti? Potevate almeno lasciatecelo salutare”
I due operai delle pompe funebri sono abituati a questo genere di lamentele. Potrebbero rispondere, ma non lo fanno.
“Alla centrale appena si spegne una spia vitale usciamo. Lo sapete bene che è meglio intervenire subito. C’è meno dispersione energetica”.
“Si, lo sappiamo. Scusate”.
I due prendono il corpo completamente nudo del defunto e lo infilano in una sorta di sacco luccicante. In un attimo viene tolta l’aria dall’involucro e il sacco viene serrato. Il corpo viene sbattuto senza troppe attenzioni in una sorta di cubo a rotelle. Il morto ha meno di quarant’anni, è un pezzo pregiato.
La sua termovalorizzazione darà almeno 10 megawatt di corrente.
La famiglia non si lamenta più di tanto. Il 50 per cento dell’energia spetterà a loro gratis. Un anno senza pensare a nulla. Senza frequentare Energy bar, senza pensare a perversioni nuove per avere energia.
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Quando la tecnologia Termodeath venne lanciata sul mercato molti insorserò. Sopratutto i gruppi filo religiosi. Insomma. Cremare un defunto lo si era sempre fatto. Ma termovalorizzarlo, bruciarlo con nuove fonti di calore per ricavarne energia sembrava davvero troppo.
E poi per ottenete il massimo dell’energia il cadavere doveva essere termovalorizzato dopo due ore al massimo dalla morte, togliendo alle famiglie tutto il rito della veglia funebre, del funerale, della tomba. E della vestizione, visto che i cadaveri andavano bruciati nudi. E se il morto aveva tra i 40 e i 60 anni era la carne più pregiata, al culmine della sua parabola vitale sviluppava fino a 10/15megawatt di energia.
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“E’ arrivato l’accredito. Otto megawatt di corrente. Un anno e mezzo senza problemi”
Che G. avesse parecchia energia lo avevano sempre sospettato.
G. spero non sia Giulia (= comunque.. sia che non si avveri come l’altro racconto sulle donne da te fatto. Ma sempre bello.
grazie ema… parole sempre bellissime… grazie
uau che bella immagine ema!
del racconto bellissimo ho già detto
Bravo.
G pensavo al mio sencondo nome Giovanni…
…mi viene naturale parlarti cosi.. tu continua ad usare sto mezzo…
sì lo immaginavo infatti era una battuta. che hai parecchia energia lo si sente da ciò che scrivi. non posso che rispondere ocn grazie alle tue parole, che non ti sembrino ringraziamente fasulli. Sono tutti provenienti dal vero. E non dalla mia maschera
lo so che con me sta parlando la vera giulia, quella nascosta sotto il polsino, e ti assicuro che è una cosa bella saperlo