Quindici centimetri, quindici dita…
La distanza che forse mi separa dalla salvezza, o dalla morte?
Quindici centimetri dentro di me.
Intingo le dita nel mio sangue per cercare di lasciare segni di me.
Li vedete vero? Si li vedete? Ditemi di si cazzo….
Estatico escludo il mondo sul flusso delle parole. Potessi rimanere incastrato per sempre qui lo farei.
Ma arriva il mattino, arriva la luce che mi brucia la pelle…
Devo cancellare le mie opere d’arte carnale, solo col luminal si potrebbero vedere. E se lo si spargesse sui muri della mia stanza apparirebbero mille messaggi vergati a sangue nella notte e cancellati in tuta fretta al mattino.
Tutto bianco qui attorno…. Ma il dolore esiste….
il dolore è vero… tu sei vivo.. ed quello ne è il simbolo più concreto..
DOLORE?
SI!
SOLITUDINE?
ora NON PIU’!
come potrei non passare a leggere una persona così disponibile e che così mi ha aiutato? ci sono sempre per te
…dici una cosa bella Sick… se il mio essere diretto e come sono ti da una mano mi fa davvero bene… anche io ci sono tienilo presente…
Dai, coraggio, vieni a rompere le palle sul mio blog!
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Vedi materialmente ciò che ti compone.
Il fluido vitale. Veleno vitale.