Visuali – Andarsene

nella nebbia

 

Tolgo il cappello, io non tolgo mai il cappello.

L’aria fredda della mattina mi entra nella testa. Il pensiero è dolce, morboso ad attraente allo stesso tempo: andare via.

Andare via da tutto quello che non sono in grado di capire, via da tutto quello che non sono in grado di sopportare, via da tutto quello che non sono capace a fare, via dall’impotenza di fronte alla vita che non so vivere.

Ma cammino solo nella nebbia, qui su una strada bassa tra Campagnola e Cremosano. Così, cercando di nascondermi agli occhi di chi "vive" sul serio. In fondo io sono solo sospeso in attesa che qualche variabile mi uccida.

Le conosco bene le mie variabili: la fine del mondo, la fine dell’equilibrio fisico, la fine del ciniscmo che uso come sale per le ferite. Prima o poi qualcosa finirà, all’improvviso, e tutto si sfalderà sotto i miei piedi.

In fondo bisogna solo stare pronti…

15 Risposte a “Visuali – Andarsene”

  1. va bene em…

    benedettaj che vuol dire “vivere sul serio”? questo me lo sono sempre chiesto…e molto spesso chi dice di vivere è il primo invece a sopravvivere…

  2. Te lo spiego a parole mie….

    io ho molta fede..

    Cerco di dare senso alle mie azioni quotidiane facendo cio che Gesù avrebbe fatto al mio posto (ovvio..non sono Dio e cerco di fare il meglio che mi riesce per imitarlo)

    Ho un marito e un bambino a cui dare amore..un lavoro e due genitori straordinari…

    Snche il solo occuparmi della mia famiglia, se fatto con amore verso essa, è un dono bellissimo…non faccio grandi cose, ma cerco di dare ad esse un senso…non so se mi spiego bene..



  3. ****BUONGIORNO MONDO…E BUONA GIORNATA…****

    A tutti coloro che hanno l`arcobaleno nel cuore… a chi vede in bianco e nero..A chi vive di speranze e sogni…a chi ama la realtà nuda e cruda…

  4. non sono sposata e non ho figli. non posso quindi capire che sensazioni provi tu… sarà il mio studio che mi porta a riflettere su ciò che è vita e ciò che non è vita… a volte la filosofia e le mie “riflessioni” mi giocano dei brutti scherzi: mi ritrovo a farmi domande più grandi di me… e in questo dubbio mi sento viva. nel mio far lavorare il cervello io mi sento viva. ti sei spiegata bene cmq.

  5. 🙂

    Beh…anche te..e non scherzi!

    Vedrai che troverai tanta vita e tante risposte se davvero cercherai con la mente e con il cuore…in bocca al lupo stellina!



    Em non odiarmi se ti contamino il blog con tutti sti commentini!!!

  6. Mi fa piacere che un mio dolore abbia scatenato una discussione tra due persone di cui, in maniera completamente diversa, ho stima.

    Discussione in cuo dice la sua anche una terza persona di cui mi fido.

    Benedetta la tua maniera di intendere la vita è bella, sensata, ma non sarà mai la mia maniera. Anagraficamente ci sei arrivata prima di me, anche se io ho più anni di te.

    Credo che difficilmente riuscirò nell’arco della mia vita ad avere delle convinzioni di questo tipo. Dubbi, paure, fanno parte del mio modo di essere e di mettermi in gioco…

    Ne riparleremo di certo

    Grazie

  7. È vero, c’è chi vive e chi sopravvive. Spesso il crinale che divide le due valli è solcato dal caso.

    Chi vive trova risposte nel mondo esterno, le sue parole suscitano reazioni. Chi sopravvive invece è profondamente impegnato a mettere ordine ai propri sogni falliti. Può solo scegliere tra il metterli in ordine alfabetico o cronologico.

    Piccola riflessione di un passante.

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