Esco dalla gabbia fisica che impone il mio corpo. Sarà anche solo un istante, e sarà faticoso mantenere l’extracorporeità, ma esco.
Il desiderio passa solo attraverso la testa e non tra le gambe, una conquista che la nuova Dafne che è in me festeggia urlando come un ossessa e usando la mia voce.
Non si placa in nessun modo, è totalizzante, non ha culmini e discese, è un ago conficcato nel centri di piacere del cervello. Li tortura fino quasi a farmi perdere la ragione.
Nessun controllo e nessun modo di incanalarlo. La gabbia è aperta e Dafne la guarda dall’esterno ora… Anche se sa che dovrà rientrarci per ora è fuori ed è libera
E’ come se Dafne fosse uscita dalla sua gabbia di foglie..così mi appaiono le ombre sul pavimento.
Foto molto bella E.
bacetto anche a te….