Gratto con forza la pelle squamandola.
Si formano piaghe e pieghe.
Riflessi di bianco che si miscelano ad altri colori, naturali e innaturali.
Il rosso del mio sangue
Il blu del mio lato straniante
Il verde dell’espressione
Il bianco della tavolozza fisica
Il giallo della piscia
Striscio addosso la banda magnetica di questa speranza di fluido che mi sommerga.
Il collegamento con il terminale è momentaneamente interrotto
La preghiamo di riprovare più tardi
La preghiamo di riprovare più tardi
Chissà perché il “grattare” mi fa pensare a rendere la superficie scabra in modo che non rifletta ma crei raggi rifratti dei vari colori.
Il prisma dell’essere e delle sensazioni (e la luce bianca a riassumere).
Gran bel sottofondo.
Notte ema.