Vorrei sentire la pressione fisica premermi contro fino a farmi esplodere.
Schiacciato da due seni enormi, grandi come i Rover che catturavano "Il Prigioniero" in quella vecchia serie di fantascienza degli anni ’60.
Solo quello. Due enormi mammelle, come quella da mutazione descritta nel romanzo "Il seno" di Philph Roth, che schiantino la resistenza del mio corpo.
Dolore e dolcezza, una dolce pressione quasi inumana, ma calda, che cancelli ogni residua resistenza.
Soffocato dal peso, dall’odore della pelle, che tra i seni è sempre ‘perfetto’, dal sudore, dalla morbidezza.
……..
Se ti servono due seni belli grandi anche se non enormi (una quinta) si può fare… 🙂
oh niente da fare
ma la fantasia può sopperire?
una carezza sì senz’altro
almeno un po’
(però è vero quello che dici dell’umidore dolce dei seni)
…Prali… dimmi dove che arrivo 🙂
Oh… Marghe tu sopperisci con l’esserci