Le ferie sono ancor lontane. I ponti sono passati. Si lo so c’è qualcuno che ha già prenotato nella pensione dove va con la famiglia dal ’56.
I telegiornali stanno gia preparando i servizi su esodi controesodi, città deserte e fabbriche da riaprire, benzine cha salgono e scendono…. gli stessi servizi che ci propinano da vent’anni
(…io li ho beccati, esodi in 126 e 500 proposti nel 2006 c’è qualcosa che non quadra eh eh).
Una vacanza a luglio? Allora perché non approfittarne? Un pre-ferie riposante, tanto per consolare un po’ le nostre stanche membra.
Due tre cento euro, un po’ di fantasia una mezza giornata di ferie (il venerdì claro) e ci si può crogiolare sulle spiagge Liguri non ancora del tutto invase .. o si può puntare su una città d’arte che dite?
SIENA
A 68 chilometri da Firenze, raggiungibile in poco più di 4 ore (da dove abito io ehm), incastrata tra le valli dell’Elsa e dell’ Arbia… tutto un saliscendi di viuzze che spacca i polpacci..questa è Siena
Nota sopratutto per il suo palio, la barbara ed affascinante corsa che si svolge in Piazza del Campo due volte all’anno, l’ultimo, pochi giorni fa esaltante con un testa a testa tra Pantera e Acquila.
Una corsa che ha mille storie da raccontare. Gli abitanti delle 17 contrade che compongono la città potrebbero trattenervi per delle ore con il loro dialetto sbiascicato narrandovi le incredibili gesta di eroi nati e finiti su quelle tremende 4 curve della corsa.Ancora si racconta dell’incredibile sfortuna della Torre nel 2000. Ben 39 anni di astinenza dalla vittoria, più della meta dei suoi contradaioli non ha mai vissuto l’ebbrezza del giro per la città a sbeffeggiare gli avversari. L’altra metà ancora racconta di quella notte afosa dell’agosto del 1961, notte in cui il loro cavallo sbaraglio la concorrenza correndo davanti dall’inizio alla fine e resistette al tremendo rush finale del Oca…. storico rivale della Torre.
Il cavallo il 16 agosto del 2000 c’era era in forma un grande fantino anche, i soldi per stringer le alleanze pure… il cavallo dell’ Oca ritirato la notte precedente al palio, febbricitante…. tutte le congiunzioni astrali sono favorevoli.
Si tendono i canapi ma la mossa avviene molto più velocemente del previsto, la partenza coglie di sorpresa il cavallo, all’ imbuto della prima curva è ultimo.. finirà la corsa li. A sorpresa è il Leocorno che si porta davanti azzecca le curve si sposta pericolosamente all’esterno sulla seconda di San Martino ma non molla e vince.
E la città si tinse di Arancio e Bianco i due colori della centralissima contrada (il suo confine è proprio sulla prima di San Martino)… gran baracca, me lo ricordo… ero lì…
Pensate che negli anni ’80 per festeggiare la vittoria dell’ Aquila si banchetto per 70 notti di fila.
Ma naturalmente Siena non è solo palio, ma è anche una città dal fascino irresistibile. Il Campo è una delle più belle piazze d’Europa con la sua forma a conchiglia tutta in pendenza, dominata dal palazzo civile e dalla Torre dei Mangia, cento laico della città. Per trovare il fulcro religioso invece bisogna alzare il capo verso ovest e guardare in alto.
Allora si vedrà svettare la cupola del Duomo, iniziato nel 1150 concluso solo nel 1377 dall’ Architetto Giovanni di Cecco. Con la classica struttura barocca toscana fatta di sezioni di marmo nero e bianco.
Per raggiungere piazza del Duomo bisogna salire una ripida rampa di scale passare un portichetto e allora si apre la suggestiva piazza a elle.
Il centro religioso e quello civile in due piazze diverse, anche questa è la Toscana.
Ma la città è anche cultura a livello sopraffino, potrete assistere ai concerti di fine anno della rinomata “Accademia Musicale” oppure far visita al “Palazzo delle papesse” dove si tengono sempre importanti mostre.
Alla pinacoteca Nazionale che si trova nel quattrocentesco Palazzo Buonsiglori trova posto un ampia sezione di pittori Toscani dei periodi che vanno dal XII sec. Al XVIII sec.
Se la cultura vi mette fame, a me da morire, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Dalle salcicce con i fagioli all’ Uccelletto allo spiedino all’ Senese. Dalle ribollite di carne di lepre e cinghiale alla pasta.. i “pici” sorta di tozzi spaghetti fatti in casa….con sugo di cinghiale…. ho l’acquolina.
Naturalmente non bisogna scordare i dolci: dal conosciutissimo panforte passando per i cantucci (con vin santo) per arrivare alle copate una sorta di versione Toscana del torrone.
E alla fine una bevuta non ce la leva nessuno. Un vino su tutti il Chianti.
A questo proposito con un po’ di tempo si potrebbe fare una bella escursione sulle colline senesi.
Partendo da Siena imbocchiamo la statale 236, passiamo per Asciano cittadina interamente cinta da mura trecentesche, visita all’Abbazia di Monte Oliveto maggiore. Torniamo poi verso la città percorrendo la statale 438 per andare a vedere l’ex feudo dei Firidolfi. Una visita alle variopinte Gaiola, Badia, Castellina in Chanti. Vigneti alle francese nuove spregiudicate colture affiancate alle classiche fattorie il tutto per una produzione annua abbondante e di qualità sopraffina. Un occhio alla caotica Colle Val D’elsa poi si torna a Siena… quasi 200 chilometri di bellezze naturali e di bevute.. eh eh
Ultima cosa un paio di dritte su dove dormire e dove mangiare senza rischiare le penne. Un letto spartano economico alle “Tre Donzelle” dietro a Piazza del Campo in una traversa di Via Banchi di Sotto.
Una doppia a circa 50euro, ambiente schietto rustico ma pulito… ve lo assicuro.
Per mangiare bene abbondante e non usare la visa (per chi ce l’ha) la trattoria da Dino nella contrada dell’ Aquila. Non avventuratevi nei ristoranti di piazza del Campo se non con delle cambiali a portata di mano.
Sopratutto non prendetevela se di notte non riuscite a dormire perché ogni dieci minuti passa un corteo del Leocorno che ancora sta a festeggiare la vittoria nel palio. Al limite unitevi alla festa… questa è Siena.
Ah il numero di telefono dell’ ufficio informazioni è 0577280551.
SAN GIMINIANO
Una visita obbligata da fare nel vostro week-end Senese è quella alla città delle cento Torri, la pittoresca San Giminiano. Oddio città, poco più di 7.000 abitanti tutti impegnati nel turismo, tutti pronti ad accogliervi e a ehm.. pelarvi se siete poco accorti.
San Giminiano è posta su un altura della Val D’elsa a 34 chilometri da Siena. Il suo aspetto medioevale la rende metà turistica frequentatissima.
Posteggiate l’auto nel caos di fuori mura tra clacson e distributori ed entrate da porta San Giovanni… e fate un balzo indietro di 800 anni. Le costruzioni di mattoni grezzi e grigi, le torri tozze di pianta quadrata che si innalzano un po’ dappertutto offrono uno spettacolo davvero inconsueto.
Piazza della Cisterna con i portici tutto attorno e una marea di gente seduta a riposare, i vecchi con i giornali che commentano le gesta calcistiche
“Il Siena tornato in B e quel bischero di Cecchi Gori”
e quelle politiche, rossi tutti naturalmente.
I tanti palazzi borghesi che si aprano su piazza del Duomo fra cui il palazzetto Chigi omonimo dell’importante sede politica romana. O ancora il palazzo dei Podestà con la loggia affrescata dal Sodoma. E sopratutto la Collegiata, realizzata nel 1100 dai Romani ed ingrandita poi da Giuliano di Maiano nel XIV sec. All’interno trovano posto gli affreschi di Taddeo di Bartolo e di Benazzo Gozzoli. Alla fine della navata trova posto la cappella di Santa Fina gioiello rinascimentale realizzato da Giuliano e Benedetto di Maiano.
Fuori tutto attorno le colline del chianti.
Ma datemi retta, entrate in una salumeria fatevi preparare un panino con il prosciutto di cinghiale, entrate in una cantina e fatevi stappare una bottiglia di chianti, sedatevi e riposate.. siam qui per questo no?
Lasciatevi sommergere dall’atmosfera romantica del borgo, al limite confrontatevi con i sopraccitati vecchi con giornale.
Raccontate le vostre disgrazie politiche e calcistiche…
(Ulivo in difficoltà e Pergocrema nel limbo dell’eccellenza)
IN RETE
http://www.ilpaliodisiena.com/ la storia del Palio
http://www.e-siena.net/ una visita virtuale alla città
http://www.comune.siena.it/ il sito del comune
http://www.acsiena.com/ e quello della squadra di calcio
http://www.siena.turismo.toscana.it/ quello dell associazione turistica
Sei passato anche da dove abitavo fino a pochi mesi fa 🙂