Se cerco il dolore e l’umiliazione è solo per sopravvivere.
Non è difficile da capire, certo seguendo il mio percorso.
Ma so che tu che da lontano mi guardi con dolce sguardo materno ti spaventi…
Ascoltami cantare…
Catarsi di corpi senza sesso
Contatti mentali che gocciolano
Mi prendi la mente mi strizzi la pelle
I segni che lasci li ammiro estasiato
No non prendermi ancora
No son senza dimora
No non scegliermi ora
Arrivano alle ossa avvolgendole
Rimango li fermo senza fiato
Addosso l’odore dell’umiliazione
No non svegliarmi ora
No sono senza dimora
Per cercare di piangere e sciogliermi
La saliva si asciuga ancora in bocca
Lasciando un bruciore disgustoso
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