Canzoni (mie) – L’androide liquido

(foto di Hoffnreich, 1964)


Urlare forte… sperando che nessuno ti senta, potresti fare del male.
Febbrilmente ricerco e le mie pulsioni mi danno il ritmo.
Una canzone nuova stanotte..

 

 

Ossessiva ricerca accompagnami
Senza nome e rumori accompagnami
Scorreremo in atti osceni solo fisici
Per scacciare i pensieri ci vogliono
Quantità variabili di sperma e di piscio
Che formano confini nuovi e irraggiungibili

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7 Risposte a “Canzoni (mie) – L’androide liquido”

  1. Ciao.. volevo dirti in merito al tuo ultimo commento sempre su questo blog.. questa evoluzione porterebbe ad un peggioramento o ad un lento miglioramento?

  2. l’evoluzione e il miglioramento, dal mio punto di vista, c’è stato quando ho incanalato la cosa rendendola una forma espressiva che si affianca a tutta la ricerca che sto facendo in me stesso con letture, scrittura, musica, pensiero, filosofia..

    …poi a livello fisico non so, cmq non ho mai avuto accessi gravi, si tratta sempre di poca roba, qualche taglietto, qualche goccia di sangue, quasi una cosa iconografica.

    non so se possa peggiorare fino ad arrivare a forme più gravi, tenderei ad escluderlo.

    dire che ho controllo di me risulterebbe sbagliato ma cmq un polso della struttura della cosa si.

    ho 36 anni e convivo con la cosa da quando ne ho 16…

  3. Scorreremo in atti osceni solo fisici

    ……………………….

    Che formano confini nuovi e irraggiungibili

    A volte lasciarsi “trapassare” dalla fisicità riesce ad agglomerare nuovi confini di noi, come se le particelli fisiche coinvolte potessero generare nuovi universi.

    Buona serata …

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