Racconti – Firmato col sangue





E’ il mio sangue quello che adorna il tuo corpo sai? Lorna non volevo certo battezzarti con le mie paure, volevo solo un’altra volta il tuo sapore, volevo solo un altra volta vederti con gli occhi chiusi mentre le onde ti lambivano.

 

Ma il mio corpo non risponde mai alle mie intenzioni mentali. Lui ha più paura che mai che non ci sia senso dentro i sensi, che la sensualità non sia sensazione e allora decide di marcare il territorio, di firmare col sangue il nostro legame, di dirti che non potremmo esistere senza.  

 

Vedo un rivolo di sangue che ti cola tra le gambe. Rimango sospeso per un attimo preso dall’immagine fatta di carne e sangue che ho davanti agli occhi, stordito dal profumo del tuo sesso. Poi, plic, cade una goccia dall’alto, da me. A dare linfa a quel rivolo.

 

Ho paura sai? Dopo i tuoi umori e il mio sangue sono le lacrime ad aggiungersi a questo cocktail che è oltre ad ogni immaginazione. Passi le tue unghie nere ora, sulla pelle glabra del mio petto. Graffiami, ti prego graffiami ed aggiungi altro sangue a questo appiccicoso composto che si sta formando.

 

Ti adatti al mio respiro Lorna, e mi adatto al tuo. Perché non posso addormentarmi cosi ora, spaventato e protetto, con le tue braccia che fanno da scudo a ogni spavento, ad ogni paura?

 

Ma il ticchettare del tempo è inarrestabile, i telefoni accesi sul tavolo, le auto che passano sul viale, ogni dannato respiro che mi divide dal silenzio del nulla e mi avvicina al vortice che mi aspetta. Quel vortice sopito da anni in me, spinto giù a forza di pastiglie e di auto convincimento che tutto può esser controllato.

 

Quello schifoso guazzabuglio di paure e dolori, di sangue e anniversari che formano una traccia indelebile che si stampa sulla mia pelle giorno dopo giorno. Vorrei chiederti di tagliarmi adesso, che il sangue abbia un senso ed un tragitto. Forse vorrei essere in catene nel silenzio, fustigato dalla vendetta che ogni essere umano femminile avrebbe diritto di ottenere.

 

Non c’è una sola realtà. Lo sai vero Lorna?  Permettimi di costruire schegge di realtà dove tu possa nasconderti. Anche se magari incorniciate nel mio sangue.

Una risposta a “Racconti – Firmato col sangue”

  1. ho più paura di te….lo sai, lo senti! il sangue non mi spaventa e mai lo farà…tutto il resto sì..troppo..

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