Visuali – Sui muri e nelle orecchie

impronta
Guardo il mio sangue schizzato sulla parete che cola giù.
Lo sento scorrere fuori dal buco sul dito.

Lo stomaco schiantato dalle teorie e dal sonno. Notte passata senza quiete. Se anche il blob del silenzio notturno mi tradisce sono fottuto….

Mi schianto le orecchie…
Urlo un vecchio pezzo dei Peggio Punx (in sottofondo)

Verrà la libertà
con l’urlo di mille persone di mille colori, o no?
Moriranno i padroni nel sangue colpiti
Dall’occhio di vetro di mille persone, o no?
Rabbia, di secoli amari, rabbia
Come faremo adesso a cancellare il sangue sui muri delle città?
Dove ancora la nebbia striata di rosso forse è un grido di libertà

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