Mi domando stanotte. Io che sono sempre stato un umanista, ma è possibile che non esistano delle formule precise per vivere? Una matematica, una geometria dei sentimenti?
Cazzate, lo so.
Intanto ci butto li un’altra canzone… Che cantare mi fa bene…
Lunghi periodi di stasi circolare
Si alternano a linee rette di paure
Il mio cinismo fa quadrato attorno a me
Ma il volume delle ossessioni aumenta
Mi sento un vuoto a rendere mentale
Ho un senso di vita ortogonale
Triangolazioni di vitale inutilità
Per trovare il raggio alla mia esistenza
Il perimetro degli scontri è marcato
Ma l’area in cui mi muovo è minata
Mi sento un vuoto a rendere mentale
Li pentagono del mio cuore è incrinato
Parallelepipedi le mie idee trancianti
Per fragili costrizioni mobili sferiche
Acido tellurico invade le bisettrici
Un teorema irrisolto la mia esistenza
Sono un vuoto a rendere mentale
La radice quadrata del desiderio è periodica
No, non ci sono regole precise per vivere.. la vita è tutto un “sentire”.. tu sei un musicista e sai cosa significa.. 🙂
Buona domenica..
Un sorriso
Julie
Ridurre la vita ad una formula matematica? Finiremmo per scoprire che di certo siamo un’incognita! 😛
Bellissima, al solito, la tua canzone! 🙂
😉 Si è vero,
effettivamente l’ho notato anch’io questo mio cambiamento nello scrivere. All’inizio mi basavo più sui fatti, in fondo era poco che conoscevo il mio Padrone, ed era più difficile cogliere emozioni tanto profonde anche a livello interiore, oltre che fisico. Anche se c’erano, non si può negare.
Al solito, felice di averti tra le mie pagine! :*
come dice Liga? “qua nessuno c’ha il libretto d’istruzioni”….
ti sei accorto che ho indossato un nuovo look??
AHAHAHAH
^____^
non è il tuo stile mi sa’…ciao!!!