Racconti – Gocce di Daniela


Il rumore improvviso di un bicchiere scivolato di mano, poi il silenzio.

Plic

La prima goccia di sangue si spande sul pelo dell’acqua unta dei piatti lavati, come una Maddalena pattina sul filo del liquido rimanendo unita.

Plic

La seconda goccia cade a terra e si spande in un infinità di rimbalzelli e schizzi.

Plic

La terza goccia cade in grembo a Daniela, senza far rumore viene assorbita e parata dalla stoffa dei pantaloni.

Plic

La quarta goccia, la quinta, la sesta… scendono lungo la mano di Daniela, che se ne sta a guardare il suo sangue uscire e raffreddarsi, iniziare il lento processo di solidificazione che il sangue fuori dalle vene fa.

Quasi incapace dal prendere da decisione di disinfettare la ferita, di fermare il flusso del sangue che esce se ne sta a guardare il sangue lasciando che dentro di lei si miscelino le endorfine del dolore e del piacere.

Guardo il suo copro scosso da un leggero tremore, nel silenzio irreale calato nella stanza, guardo gli occhi di Daniela quasi accesi di eccitazione, quasi sull’orlo delle lacrime, quasi trasparenti.

Senza staccarle gli occhi di dosso apro l’armadietto sopra il lavandino, prendo cotone idrofilo e disinfettante, le porgo il batuffolo imbevuto.

Lei mi porge la mano col dito tagliato teso. Ma non mi sta indicando è una richiesta…

Le prendo  la mano, delicatamente dal polso. Portò il dito ad un centimetro dal labbro.

Plic

Una goccia scivola sul mio maglione.

Poi è solo il ferrigno sapore del suo sangue che mi invade la bocca. Una scossa violenta, quasi atavica. Chiudo gli occhi e mi lascio penetrare..

Mi appoggia il capo al petto, la cingo continuando a succhiarle la ferita.

Il suo respiro affannoso addosso a me fa cambiare anche il mio ritmo al mio cuore.

Lascio cadere il batuffolo, ora gli occhi di Daniela sono quelli di un essere primitivo, solo l’istinto attraversa il suo corpo.

E’ difficile trovare una formula per descrivere il dopo. Fare l’amore, sesso, scopare, possederla, essere posseduto… Nulla va bene per descrivere due corpi scissi che si uniscono, le striature di sangue e di fluidi che macchiano il letto, i corpi. L’odore forte e il silenzio spezzato..

Plic

Una risposta a “Racconti – Gocce di Daniela”

  1. …Plic…

    hai colto tutto perfettamente.Come sempre da quando ti ho trovato.Nulla va bene per descrivere due corpi scissi che si uniscono…nulla va bene tranne quello che hai scritto tu.

    Grazie,OGC…so che tu sai…

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