Racconti – Polimerizzazione della vita (colla vitale)

Forse non era stata una buona idea cercare di tenere assieme la mia vita con la colla. No, non si tratta di un modo di dire.

 

Lavoro da anni in un’azienda metalmeccanica e una delle materie con cui sono speso a contatto è una serie di colle. Loctite, le chiamiamo generalmente, per chi fa il mio lavoro chiamare una colla ciaoacrilica Loctite e come per un goloso chiamare la crema al cacao nutella.

 

Non importa se si tratta di altro, la crema al cacao è nutella, e la colla cianoacrilica è Loctite, anche se spesso quella utilizzata non è prodotta da Loctite ma ad esempio da Loxeal.

 

Ogni applicazione ha la sua colla specifica. Una colla cianoacrilica, già quel prefisso ciano significa proprio quello che pensate, alla base degli ingredienti ci sta una forma di cianuro.

 

Una Loctite per i bloccaggi anaerobici (cuscinetti e materiale rotabile), una per frenare i filetti, due per sigillare, gas e acqua, una per incollare l’acciaio, quella che a casa voi conoscete come Attack, che è una cianoacrilica lieve.

 

Mettevo un goccio di Loctite gialla su un cuscinetto della Skf da impiantare in uno scudo e leggevo l’etichetta. Colla anaerobica per bloccaggi coassiali, polimerizza velocemente, applicare con leggera torsione, adatto a pezzi che si rimuovono spesso.

 

I cuscinetti si bloccano che è una bellezza con la Loctite 641, marchio registrato della Henkel, prenderò un cazziatone per questo racconto lo so, come quando mi scrisse l’amministratore delegato di Skf Italia per un racconto sui cuscinetti.

 

Se blocca i cuscinetti che girano a 22 mila giri al minuto non deve bloccare il mio cuore ballerino.

 

L’idea non era ancora maturata che già stavo portando il boccetto alla bocca. Una sorsata per fermare i tremiti del cuore.

 

Mentre attendevo l’effetto tossico mi guardavo in giro. Ecco la Loctite 262, sigillante per gas, rossa.

 

Magari mi sigilla l’anima? Una sorsata anche di quella….

 

E come negarsi una ottima frenafiletti, Loctite 294, verde? Magari frena le mie paure, le viti non si schiodano più quando polimerizza. E allora ecco… Una sorsata anche di quella… in fondo peggio di così?

 

Il sapore dolciastro delle Locatiti in bocca lo conoscevo da anni, adesso i tre componenti si stavano mischiando nel mio stomaco. Più che tenere insieme la mia vita la stavano sciogliendo.

 

Ma forse era quello che volevo…

12 Risposte a “Racconti – Polimerizzazione della vita (colla vitale)”

  1. E’ abbastanza terribile, questo racconto. E triste, anche se non è raccontato tristemente, è quasi una favoletta.

    Siamo noi, così?

  2. ho saputo di questo racconto poco prima che fosse partorito..e non so perché ma, accingendomi a leggerlo, è stato come se già sapessi che avevi scritto.

  3. Ci vogliono collanti diversi, sì, per tenere insieme i pezzi della propria vita.

    Non trovo tanto strambo questo tuo desiderio anche se l’allegoria delle colle vere mi spaventa: pensa che se io dovessi farmi passare dallo stomaco, per levarmi di torno, qualcosa che mi deve procurare anche un semplice fastidio, rinuncio all’uscita di scena e vado avanti tenendomi in piedi con colle surrogate.

    Quali? gli amici, il cibo, il mio mare, il mio cane, i libri e le mostre d’arte e poi i resto che vada come vuol andare…

    Scritto molto bene, complimenti.

  4. Pensa , che io mi sono icollata proprio oggi….mentre sparafo attak a raffica sulle punte scollate delle tennis di Riccardino….beh…la gomma è scollata ancora, ma per staccare le mie dita da quell’arma chimica…ho dovuto aspettare il maritino..ma si puo??????

    Ciao!!!

  5. @Aria, si è teriribile e volutamente favoleggiato… la vita cara…

    @valia, 🙂 nche a te

    @Fuji, grazzzzzzie… adoro i tuoi complimenti

    @Syn, si stavamo chiacchierando e hai visto il processo creativo live… ehehe

    @Sosexy, anche io uso i tuoi collanti. Non potrei vivere senza musica e scrittura. E correre mi fa bene…

    @Illuminale, questa cosa meriterebbe una lunga chiacchierata… segnatela.

    @Benedetta, ehehe, io l’Attack lo usavo per gli omini del subbuteo..

  6. UNO.. mi sono mancati i tuoi post in questi giorni! Ho letto ora gli ultimi a partire da questo. DUE… questo racconto è bellissimo, è inutile che te lo dico io. La colla… non avevo mai pensato tanto alla colla in vita mia.. quanti mondi e quanti sensi possono sprigionare le parole! Me ne stupisco ancora, me ne stupisco sempre. a presto caro

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