Visuali – Aneurisma osseo nella nebbia

nebbia

Le mie giunture scricchiolano. La nebbia è pesante stanotte su Crema.

Vagolo solo in auto. Non basta la vociona di Edyin Collins (in sottofondo) a lenire, non basta il caldo delle bocchette, non basta una fantasia fetish, non basta la fiaschetta in tasca che beccheggia.

Mi violento le orecchie con "The campaign for real rock" per cercare di esorzizzare ed evitare altre violenze. Nell vene apatia virale.

Spesso le lacrime picconano da dentro per farsi largo ma non riescono a trovare sbocchi. Come le sorgenti carsiche. Chissà dove nascono, chissà dove sbucheranno. Di certo passano di qui.

Ma come stanno i miei dolori? Non lo so, non me lo chiedo. Sono un ecosistema completamente indipendente.

Ho voglia di coccole, e di sesso. Non avrò ne uno ne l’altro. Un the verde, classico, magari ancora un sorso di whisky.

Prendo qualsiasi cosa, le briciole di alte situazioni, e le cucino per me. Non ci si accorge neppure. Tanto riesco ad adeguarmi alla nebbia e a sgusciare via prima che qualcosa ti faccia inorridire…

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