Racconti – Fantasie (da mutuo soccorso)


L’idea gli batteva in testa fortissima. Perché no, si diceva. Che c’è di male…

Quella fantasia lo scuoteva dentro, lo faceva sragionare. In fondo non era nulla di male, nulla di impegnativo.

Gli era capitato di viverla un paio d’anni prima con una ragazza conosciuta in rete.

Era stata lei a proporglielo, così, a ciel sereno. Dopo aver letto un suo racconto dove ne parlava aveva semplicemente detto: “Si ho deciso di farlo”.

Il cuore aveva cominciato a battergli a mille. Non avrebbe mai avuto il coraggio di confessarle quella fantasia, di chiederlo. Invece si era ritrovato proiettato nella fantasia.

Lei presente e assente, una parte di lei, per lui… Arrivata per posta come aveva sognato, consumata come aveva sognato… e poi lei era sparita e anche la possibilità di riprovare quell’ebbrezza.

E adesso quell’idea era riemersa violenta nello stomaco. Dopotutto che c’era di male, si poteva fare.

No stavolta non aveva una storia di sesso virtuale, nulla di tutto ciò. Ma nella sua vita era entrata un amica, sempre virtuale, lontana, ma presente. Non c’era tensione sessuale con lei, solo complicità. Non c’era tensione perché non poteva esserci lei era omosessuale e a lui piaceva incredibilmente avere un amicizia cosi trasparente, proprio per l’assenza di tensione sensuale.

E all’improvviso era entrata nella testa quell’idea. Lei, cosi trasparente, così priva di malizie e tensioni, così curiosa. Lei avrebbe forse potuto fargli quel regalo.

L’ebbrezza dell’attesa, il pacchetto tra le mani, il profumo, la sensazione del sapore di una persona cosi vicina che entrava dentro…

Si forse lei poteva capire, lei lo poteva fare, non le costava nulla se non io bollo e la busta…

Si glielo avrebbe chiesto, schietto, chiaro secco alla prima occasione…. Il solo pensiero lo metteva ancora sottosopra, ed era incredibile…