Racconti – Fetiscismo da balera

Qualcuno famoso ha detto che il ballo è la cosa più vicina all’atto sessuale che esista. Sarà. Secondo me delle coppie in pista stasera alla Festa dello sport di Remignengo nessuna si farà una sana scopata stanotte, dopo la premiazioni del torneo di beach volley, che in un paese a 400 chilometri della spiaggia più vicina è un bell’assioma, e i fuochi d’artificio offerti da gli sponsor.

 

Fa un caldo appiccicoso, la pizza con i peperoni mi si ribella nello stomaco, appena sarò a casa mi farò un goccio di Lagavullin con l’aria condizionata e i Fantastici 4 su Boing. Per ora sto seduto sul bordo di un aiuola nella zona industriale di Remignengo. A due passi dalla pista in lamiera dove si balla il liscio.

 

Oddio il liscio. Al giorno d’oggi è difficile anche chiamarlo così quel meltin pot di musica che mette in un calderone classici anni ’80 remixati come pezzi danze anni ’90, misconosciute tarantelle a triplo senso sessuale degli anni ’60 cantate dalla Bella Baldraccona di turno.

 

Tra parentesi da questa posizione non riesco neppure a vedere bene nelle generose scollature delle signore cinquantenni di paese. Donne in carne che escono per andare nel piazzale della zona industriale dove c’è la Festa dello sport “messe giù da gara”, per citare uno famoso che non ricordo chi era. Un vaginodromo di cinquantenni e sessantenni che emanano sudore e ferormoni come piovesse.

 

Ho scoperto che se infilare lo sguardo in una scollatura è un arte difficile sollazzarsi con i piedi è semplice e passa inosservato. Paio solo uno fuori posto con un cappellino degli Ska-P e una maglietta degli Iron Mainden che guarda a terra distratto.

 

In realtà soppeso. Prima guardo il piede poi cerco di immaginare la signora sopra. Sandalo bianco con zeppa e allacciatura sopra la caviglia. Piede stanco, caviglia che sfrega sul laccetto più alto, unghie non smaltate, piede poco curato. La proprietaria non sarebbe neppure male. Sandalo nero basso alla schiava, piede con pelle un po secca e magro. Le rughette tradiscono l’età, che non c’è. La proprietaria avrà 40 anni portati male. Tacco del 20 scarpa rossa brillanti nata e unghia laccata a tema, eccitantissimo. La proprietaria in realtà è un allampanata ragazza magra e bruttarella. Ma sensuale.

 

I tre botti del via dei fuochi d’artificio mi strappano dal mio divertente gioco. Mi alzo e alzo la testa. Un quarto d’ora così e la cervicale si farà sentire. Ma fa nulla. Poi ancora tutti in pista. Tanto poi nessuno farà sacrosante scopate perverse e Remignengo.